sabato 24 maggio 2008

Vi starete chiedendo

Dove sia la recensione della 4x12.
La risposta è che arriverà insieme a quella della 4x13 e della 4x14 in una maxirecensione mondiale globale totale del finale di stagione di Lost.
Nel frattempo resto nel mio bunker anti-atomico a prova di spoiler.
ESPANDI POST

lunedì 12 maggio 2008

Lost - 4x11 - Cabin Fever

L'ultima puntata prima dell'intricato finale di stagione (un episodio giovedì 15, pausa giovedì 22, due episodi giovedì 29 Maggio) non delude le mie enormi aspettative. L'argomento del giorno è John Locke, quello che prima della quarta stagione era di gran lunga il mio personaggio preferito ma che negli ultimi mesi si è visto dapprima raggiungere ed in seguito addirittura superare da Benjamin Linus. Cambierà qualcosa, dopo questa Cabin Fever? CLICCA PER CONTINUARE

Ni. Diciamo che è un primo passo, ma è stato solo un assaggio del suo potenziale da qui alla fine della sesta serie.



Quella che segue sarà una recensione particolarmente ardua, vista la quantità di carne al fuoco che ci siamo trovati di fronte. Il flashback torna indietro addirittura ai tempi della nascita di John, nato prematuro di mesi a causa di un incidente della madre e miracolosamente sopravvissuto in un'epoca in cui la cosa non era affatto scontata.



Era un bambino speciale, il nostro John. E ogni figlio lo è, per la propria madre. Ma lui era speciale soprattutto per qualcuno che non vedevamo da parecchio tempo. Evidentemente in una certa isola di nostra conoscenza le imprese di baby-Locke non sono passate inosservate.



Cosa vuole Richard Alpert? Perchè è interessato al nostro bimbo prodigio? A giudicare dai test attitudinali a cui lo sottopone, sembra quasi che John possa essere la reincarnazione di qualcuno di molto importante, una sorta di Dalai Lama versione isola.



Non li supera, preferendo un coltellaccio a tutti gli altri interessantissimi oggetti, ma nel dubbio continueranno a tenerlo d'occhio.



E non saranno i soli.



Nel frattempo, sull'isola, John è impegnato a trovare la strada di "casa". Nonostante la presenza dell'onniscente Ben e del visionario Hurley (fondamentale parentesi comica nei dibattiti tra i due dominatori assoluti di Lost), servirà l'apparizione in sogno di un Horace Godspeed in loop per indicargli dove trovare le sue risposte.



E' giunto il momento di andare da Jacob, dunque. Ma prima di passare al piatto forte, perchè non dare un'occhiata a quello che sta succedendo sulla nave? Tra morti annunciati, morti a sorpresa (addio, capitano Gault. E' stato breve ma intenso), feriti, pistole inceppate, piani A e piani B, emerge prepotentemente alla ribalta un personaggio su cui in pochi all'inizio avrebbero scommesso: Martin Keamy.



Negli States quelli come lui li chiamano badass, e non esiste un termine italiano in grado di rendere l'idea. Diciamo solo che non è propriamente un tipo di persona che vorreste far incazzare. Vero Kevin?



Intuendo che aria tira, Sayid salta in groppa ad un gommone e torna verso l'isola per avvertire tutti del pericolo incombente. Desmond, dal canto suo, preferisce restare a bordo confermando una volta per tutte che il pelo sullo stomaco non è esattamente la sua caratteristica principale.



Comunque vada a finire, devo ammettere che le scene sulla nave sono state semplicemente impeccabili, finora, sempre ricche di tensione e con un generale senso di claustrofobia reso in modo perfetto. Senza dubbio un capitolo azzeccatissimo dell'epopea lostiana.

La portata principale, però, è altrove.
Mentre Hurley e Ben fanno amicizia...



... Locke va incontro al suo destino. La capanna di Jacob sta a lui come la grotta su Dagobah stava a Luke Skywalker ne L'impero colpisce ancora. Tutti e due entrano in punta di piedi non avendo idea di cosa aspettarsi. Tutti e due ne escono sotto shock.



Andiamo con ordine.
Jacob non c'è (dettaglio molto trascurato, nei commenti che ho letto finora, ma che credo possa rivelarsi importante), al suo posto c'è il suo portavoce. Un certo Christian. Avete presente, no?



Quello con un figlio fastidiosissimo. Quello che dovrebbe essere morto, ma che non vuole saperne di riposare eternamente. Quello che, quasi dimenticavo, ha anche una figlia.



Non so, non vi sembra particolarmente felice per una che è appena stata prelevata nel cuore della notte? Per una che ha appena abbandonato suo figlio nella giungla? Insomma, ripensando anche al modo in cui Miles la guardava nella scorsa puntata, non vi sembra...



... morta?
Sarebbe senza dubbio un risvolto intrigante.
Ma ora, se permettete, c'è da spostare un'isola.

95/100

ESPANDI POST

lunedì 5 maggio 2008

Lost - 4x10 - Something nice back home

Un episodio Jack-centrico? Con tante scene d'amore pucci-pucci con Kate? Con continui riferimenti a triangoli? Senza Locke, Ben, Desmond e Sayid? C'erano tutte le premesse necessarie affinché io la odiassi, questa puntata. E invece mi è piaciuta. Vediamo di capire perchè. CLICCA PER CONTINUARE.

Fatemi pensare. Sarà perchè per tutta la puntata vedo Jack stare male?



Uhm. Probabile che abbia aiutato. Ma non basta.
Sarà per la dose massiccia di Christian Shephard?



(A proposito, finissimo il riferimento al fumo nero)
Già meglio. Effettivamente è un personaggio che adoro e sono certo che la sua storia sia in qualche modo il punto chiave dell'intero serial.



O forse sarà perchè si è tornata a respirare l'aria della prima stagione, con l'azione (per quanto priva di suspence: sappiamo che Jack non morirà) incentrata sulla spiaggia e continui momenti di tensione e mistero nei flash.



Ecco, direi che il motivo è proprio questo. Da un lato una storia sull'isola apparentemente superflua ma a suo modo signficativa: come osserva saggiamente Rose, se Jack sta male significa che l'isola sta cercando di comunicargli qualcosa. Probabilmente "imbecille!".



Dall'altro dei flash apparentemente melensi ma, scavando a fondo, ricchi di significati.
Da Jack che inciampa sul modellino del Millennium Falcon esclamando "sonofabitch!" (sempre in mezzo ai piedi Han Sawyer, eh?).



A Kate che abbraccia Aaron nello stesso momento in cui Sawyer lo raccoglie sull'isola, in seguito alla misteriosa sparizione di una Claire finalmente interessante.



Passando per il meraviglioso confronto tra Hurley e Jack, vero momento focale dell'episodio e probabile punto di svolta della vita di Jack, il punto di non ritorno che lo porterà a tentare il suicidio e, soprattutto, a farsi crescere quell'orrenda barba.



Insomma, una puntata di transizione. Ma che puntata di transizione. E ora sotto con Locke!

84/100

ESPANDI POST